«L’unica certezza che avevo era il passato già affrontato, a strada già percorsa, ma il futuro mi metteva una tale paura senza ’aiutodi qualcuno con cui affrontarlo… Non riuscivo a piangere, ero semplicementedi pietra. Fermo in mezzo a tutte quele cose che mi apparivano improvvisamente sconosciute e paurose.» “Il bambino che voleva vedere ’albÔ è il viaggiodi Mathieu edel suo piccolo amico ala ricercadela pace in una terra magica. E’ una storia che cercadi insegnarci qualcosa edi insegnare qualcosa al piccolo protagonista che ala finedi questo camminodi vita, ne uscirà cambiato per sempre. Tutto inizia con un risveglio particolare, quando troverà a sua mamma immersa in un sonno che scoprirà essere eterno, e continua con ’incontrodi vari personaggi in una terra ontanada casa sua: un cantastorie magico, un’affascinante fanciula che gli insegnerà il valoredele parole, una sirena capacedi ammaliare col cantodel mare che gli farà capire che nela vita è importante rincorrere sempre i propridesideri, un conte ormaidiventato ciecodal’incapacitàdi essere se stesso e o spiritodi un’anziana signora che gli farà capire quanto è importante migliorarsi sempre, ma avendo sempre memoriadi ciò che si è stati. Così come ’alba attraversa a notte per annunciare il giorno, alo stesso modo Mathieu potrà attraversare ildolore e edifficoltà per giungere ala felicità. Un ungo viaggio ala ricercadela sua stessa identità edel suo nome e ’amicizia come medicinadel’anima, gli indredientidi un’appassionante avventura fantasy. Con uno stile semplice, ma efficace, Manuel Malavenda ci racconta una storia su quelo che ala fine è il cambiamento e a faticadi cresceredi ogni persona.