Frankenstein - 9788807900716

Frankenstein: "Uno spettro si aggira per l'immaginario collettivo, e questo spettro si chiama Frankenstein. Mary Shelley ha indubbiamente creato un capolavoro, ma anche una sorta di icona pop, divenuta proverbiale e versatile, tale da essere evocata nelle situazioni più impensate. [...] Da un lato Frankenstein suscita interesse come ipotesi sulla possibilità di un mortale di sostituirsi a Dio, o alla Natura, mentre dall'altro riporta alla luce ogni sentimento di orrore e di repulsione radicato nei più profondi recessi dell'animo umano. Sotto questo punto di vista, l'impatto dell'opera sul lettore è duplice, stimolandone allo stesso modo l'interesse così come le più cupe emozioni; il ritmo serrato dell'inseguimento assieme ai crimini perpetrati dal mostro contribuiscono ulteriormente a tenere alta la tensione, mentre il pericolo della cosiddetta "hideous progeny" - a cui la creatura potrebbe dare origine se dotata di una compagna della stessa specie - provoca le stesse paure generate dal dilagare di una pestilenza". (Dall'introduzione di Giorgio Borroni)
"A Specter is haunting the collective imagination, and this spectrum is called Frankenstein. Mary Shelley has undoubtedly created a masterpiece, but also a kind of pop icon, which became proverbial and versatile, that it evoked in the most unexpected situations. [...] On the one hand Frankenstein arouses interest on the possibility of a lethal hypothesis replace God, or nature, while on the other hand brings to light any feelings of horror and revulsion rooted in the deepest recesses of the human soul. From this point of view, the impact of the work on the reader is twofold, stimulating interest in the same way as the darkest emotions; the pace of the chase along with the crimes committed by the monster further contribute to keep the tension high, while the danger of so-called "hideous progeny"-to which the creature could result if provided with a mate of the same species-causes the same fears generated by the spread of a plague ". (From the introduction by Giorgio Banks)