Berlino ultimo atto - 9788838936296

Berlino ultimo atto: Questo libro, pubblicato una prima volta nel 1947 poi dimenticato, è per tanti versi sorprendente. Tratta infatti la questione controversa della resistenza dei tedeschi al nazismo. Giorno per giorno, ora per ora si descrivono le ultime settimane della Berlino di Hitler, dalla metà di aprile del 1945. I quartieri, le grandi strade, i luoghi pubblici, i parchi, i mezzi di trasporto, come si trovavano sotto i colpi distruttivi dell'avanzata degli alleati. E i contatti, i colloqui, e tutte le strane situazioni di socialità che si creano nel rimescolio della catastrofe imminente. E i discorsi davanti ai portoni e nei negozi, le file per il cibo, le tessere del razionamento. E gli amori concitati. Le famiglie sfasciate o ricomposte. Ma tutto questo visto dalla strada e con gli occhi di un gruppo di clandestini. Sono disertori che fuggono la guerra e vanno poco a poco prendendo coscienza, semplici disperati emarginati dal totalitarismo, vecchi socialdemocratici o comunisti da sempre oppositori che per un decennio sono usciti ed entrati da carceri e campi di concentramento, credenti la cui coscienza religiosa si ribella, ebrei scampati, comuni cittadini che non ne possono più. Aspettano la fine; girovagano per la città distrutta in una specie di viaggio al termine della notte. Ma intanto cercano di sfuggire alla caccia di Gestapo e di SS, di sottrarsi agli occhi delle spie e dei delatori; e operano, ognuno come può, con sabotaggi o azioni di propaganda, per accelerare la caduta del terrore. Portatori di valori diversi e di opinioni divergenti, sanno anche instancabilmente discutere
This book, published for the first time in 1947 then forgotten, is surprising in many ways. Is the controversial issue of German resistance to Nazism. Day by day, hour by hour you describe the last weeks of Hitler's Berlin, by mid-April 1945. The districts, major roads, public places, parks, transportation, as they were pelted destructive of the advance of the allies. And contacts, talks, and all the strange social situations that arise in the blend of the impending catastrophe. And speeches in front of doorways and in stores, the lines for food rationing cards. And loves tense. From broken families or recomposed. But seen from the road and through the eyes of a group of illegal immigrants. Are defectors who flee war and are gradually becoming aware, simple old Social Democrat or Communist totalitarianism, desperate outcasts always opponents that for a decade have exited and entered from prisons and concentration camps, believers whose religious conscience rebels, Jews who escaped, ordinary citizens who can not take anymore. Waiting for the end; roam about the city destroyed in a kind of journey to the end of the night. But in the meantime try to escape the Gestapo and SS hunting, to escape the eyes of spies and informers; and operate, each as may, with sabotage or acts of propaganda, to accelerate the fall of terror. Bearers of different values and differing opinions, as they tirelessly argue