Opus pistorum - 9788807880988

Opus pistorum: Un'autentica girandola di imprese orgiastico-amatorie, in una Parigi cosmopolita e peccaminosa. "Opus pistorum" fu scritto nel 1941 su istigazione dell'amico libraio Milton Luboviski, che voleva una serie di libri in cui si parlasse soltanto di sesso. Ne nacque questa storia senza trama, che ripropose con forza il "caso" Miller. Il titolo stesso del libro è chiaramente allusivo: "pistor" in latino significa "mugnaio" come "miller" in inglese; "opus", opera, di Miller dunque anche di chi pesta come in un mortaio (con l'evidente implicazione sessuale che l'espressione comporta). Il protagonista, Alf, con la collaborazione delle sue amichette (e di qualche amico), si getta a capofitto nel sesso come avventura da vivere senza risparmio di energie. Ne scaturisce il racconto di un mondo di felicità erotica intesa quale unica speranza di salvezza e via d'uscita per i disperati, i falliti e diseredati che lo popolano; un mondo spiato con l'occhio realista tipicamente americano e descritto nel tono aggressivo, e un po' strafottente, del Miller "parigino". Postfazione di Fernanda Pivano.
An authentic windmill of orgiastic enterprises-sinful in a cosmopolitan and amatory Paris. "Opus pistorum" was written in 1941 at the instigation of his friend Milton Luboviski bookseller, who wanted a series of books which talk only about sex. It was this story without plot, which proposed the "case" Miller. The title of the book is clearly allusive: "pistor" in Latin means "Miller" as "miller" in English; "opus," opera, Miller also tamper, therefore, as in a mortar (with the obvious sexual implication that the term implies). The main character, Alf, with the collaboration of his girlfriends (and friends), throws herself headlong into sex like adventure to live without saving of energy. The result is the tale of a world of happiness erotica as only hope for salvation and way out for the hopeless, losers and underdogs who populate it; a world spied with the eye typically American realist and described in the aggressive tone, and somewhat arrogant, Miller "Parisian". Afterword by Fernanda Pivano.