Diario della caduta - 9788807030581

Diario della caduta: Questa storia - la storia di Auschwitz - l'hanno raccontata in tanti e in tutti i modi. Il narratore non si sognerebbe nemmeno di farlo a sua volta se non fosse che a un certo punto quegli eventi divengono essenziali perché possa parlare del nonno, e di conseguenza del padre, e di conseguenza di sé. Così ci propone l'ossessione che ha segnato la sua infanzia, la storia che ha sentito raccontare ad nauseam e che a sua volta sembra dover raccontare, come il vecchio marinaio, per spezzare l'incantesimo. Ma Michel Laub è convinto che scrittura faccia rima con tortura e che nella sua composizione (almeno per quel che lo riguarda) entrino in gioco "un 70 per cento di angoscia, ansia ed eventualmente depressione e un 30 per cento di allegria, che può essere così intensa da coprire quel 70 per cento, ma che si avverte solo alla conclusione di un capitolo". Questo originale scrittore brasiliano dichiara di non possedere fantasia creativa, di poter scrivere solo a partire da un nucleo forte di esperienza personale: il suo territorio è il passato, cui attinge per spiegare il presente, per tenere a bada il futuro. "Diario della caduta", memoir frammentario in cui si inseguono brevi e fulminanti capitoli numerati, intreccia memoria storica (di cui Auschwitz è simbolo assoluto) e memoria personale (un episodio di sadismo ai danni di un compagno di classe) in un inscindibile loop.
This story--the story of Auschwitz-was told in so many and in all ways. The Narrator doesn't even do that in turn would dream except that at some point those events become essential to speak of his grandfather, and as a result of his father, and therefore of itself. So we propose the obsession that marked his childhood, the story that he heard ad nauseam and which in turn seems to tell, like the Ancient Mariner, to break the spell. But Michel Laub is convinced that writing rhymes with torture and that in its composition (at least for what concerns him) come into play "a 70 percent of anguish, anxiety and possibly depression and a 30 per cent of mirth, which can be so intense that it covers that 70 percent but that is felt only at the end of a chapter." This original Brazilian writer claims not own creative imagination, I can only write from a strong core of personal experience: it is the past, which draws to explain this, to fend off the future. "Diary of the fall", fragmentary memoir in which Chase short and electrocuting numbered chapters, interwoven historical memory (Auschwitz is absolute symbol) and personal memories (an episode of sadism against a classmate) in an unbreakable loop.