Autocurriculum - 9788838937408

Autocurriculum: "Emilio Isgrò scrive in copertina con il gessetto, come su una lavagna, la parola 'Autocurriculum', dopo aver cancellato con la manica della giacca la scritta 'Autobiografia'. Con questo teatrale sabotaggio di un genere letterario, si innalza sopra il personaggio omonimo che, dentro il libro, tra le righe d'inchiostro di una finzione curriculare, si fa viandante 'alla costante ricerca di un lavoro' e del sentimento del mondo. Trova quindi, l'autore in copertina, l'agio di affacciarsi, dall'alto della sua postazione straniata, sulla 'avventurosa vita' del proprio doppio letterario che, passo dopo passo, finisce per convertire il fittizio tracciato burocratico della sua carriera nelle peripezie vissute e briosamente raccontate di un vero romanzo picaresco: il resoconto nega se stesso per infiltrarsi e riconfigurarsi in una trama fascinosamente narrativa che ha tutti i diritti della realtà. Isgrò segue, con vibrazioni di compiacimento e con il dito che scorre sul piano sempre più largo di una carta geografica, le vicissitudini del personaggio scalpitante di vita, e vorace di esperienze, che tanto gli somiglia. Lo accompagna sin dalla nascita in una Sicilia che conserva un'antica aura fiabesca. Gli va dietro lungo le strade del mondo. Lo scorta negli incontri con una 'generazione di giganti' che hanno nomi araldici: John Fitzgerald Kennedy e Peggy Guggenheim; Luciano Berio, Luigi Nono, Cathy Berberian e John Cage; Umberto Eco, Gillo Dorfles e Douglas Hofstadter; Arnaldo Pomodoro, Lucio Fontana, Piero Manzoni, Enrico Baj e Bruno Munari; De Chirico e Guttuso; Pound, Palazzeschi,
"Emilio Isgr?? writes on the cover with the chalk, as on a Blackboard, the word ' Autocurriculum ', after deleting with the jacket sleeve ' Autobiography '. With this theatrical sabotage of a literary kind, rises above the eponymous character who, in the book, between the lines of ink of a fiction, traveler's curriculum on the lookout for a job ' and feeling in the world. Thus, the author on the cover, the ease of entering, estranged from its seat, on the ' adventurous life of his own literary double that, step by step, end up converting the bureaucratic path of his career in the dummy vicissitudes experienced and a real cheerfully told picaresque novel: the report denies himself to infiltrate and reconfigure itself into a fascinatingly narrative which has all rights of reality. Iena follows, with vibrations of complacency and with wider finger flowing on top of a map, the vicissitudes of life, kicking and voracious character of experiences, which so resembles him. Accompanies him since birth in Sicily which preserves an ancient magical aura. He goes back along the roads of the world. The Commons in meetings with a ' generation of Giants ' heraldic named: John Fitzgerald Kennedy and Peggy Guggenheim; Luciano Berio, Luigi Nono, Cathy Berberian and John Cage; Umberto Eco, Gillo Dorfles and Douglas Hofstadter; Arnaldo Pomodoro, Lucio Fontana, Piero Manzoni, Enrico Baj and Bruno Munari; De Chirico and Guttuso; Pound, Palazzeschi,