Sull'Iliade - 9788845933233

Sull'Iliade: Rachel Bespaloff non incontrò mai Simone Weil. Eppure le affinità e le coincidenze biografiche sono tali che si è parlato, a giusto titolo, di «vite parallele»: filosofe entrambe, entrambe ebree di lingua francese, entrambe costrette, nel 1942, a cercare rifugio negli Stati Uniti. E, circostanza ancora più impressionante, nello stesso periodo in cui Simone Weil si concentrava sullo studio dell'"Iliade" - ne sarebbe nato un saggio fondamentale - Rachel Bespaloff dedicava all'"Iliade" pagine altrettanto fondamentali, fra le più dense e ispirate che siano mai state scritte. Anche per lei, come per la Weil, nell'"Iliade" la «forza» appare come «la suprema realtà e insieme la suprema illusione dell'esistenza». Nel poema non ci sono dunque né giusti né malvagi, ma solo «guerrieri in lotta che trionfano o soccombono ... Condannare o assolvere la forza equivarrebbe quindi a condannare o assolvere la vita stessa». E nell'"Iliade", come nella Bibbia, «la vita è essenzialmente ciò che non si lascia valutare, misurare, condannare o giustificare dal vivente». Traduzione di Simona Mambrini. Con una Nota di Jean Wahl.
Rachel Bespaloff was not ever Simone Weil. Yet the affinities and biographical connections are such that you have spoken rightly "parallel lives": French language, both Jewish, both philosophies both forced, in 1942, to seek refuge in the United States. And, even more impressive, at the same time as Simone Weil was concentrated on the study of the "Iliad"--would be born a fundamental essay-Rachel Bespaloff dedicated to the "Iliad" pages equally fundamental, one of the most dense and inspired that has ever been written. Even for her, as for Weil, in the "Iliad", the "strength" appears as "the Supreme reality and together the Supreme illusion of existence." In the poem there are no righteous nor wicked, but only "warriors in the struggle that triumph or succumb ... Convict or acquit the force would therefore be tantamount to convict or acquit life itself. " And in the "Iliad", as in the Bible, "life is essentially what doesn't let evaluate, measure, order or warrant from the living. Translated by Simona M. With a note by Jean Wahl.